L’AUTUNNO IN ROMAGNA

Finalmente è arrivato il momento di prendersi una pausa, staccare dalla solita routine e crogiolarsi nella generosa ospitalità romagnola. Se ti stai chiedendo cosa fare, continua a leggere e scopri come  l’autunno della riviera 2021 può davvero sorprenderti.

Il suo nome, Rimini, evoca l’azzurro del mare, l’inconfondibile arcobaleno di ombrelloni che percorre il litorale, gli sfiziosi ristoranti di pesce e il sorriso di chi assapora un aperitivo rischiarato dalle sfumature calde e frizzanti del tramonto tra le onde salate. Ma le acque dolci del fiume Marecchia che si immettono nel mare Adriatico fluiscono da una Rimini dagli scenari eclettici e inattesi. Dalla costellazione delle attività nautiche e acquatiche che contraddistingue la zona portuale, il canale, oramai separato dall’ originario corso del fiume, bagna con le sue acque un centro storico i cui lineamenti, in questi ultimi anni, sono considerevolmente mutati. La città ha riscoperto i suoi tesori artistici rievocando l’atmosfera onirica felliniana che ha reso questo angolo della Romagna conosciuto e celebrato in tutto il mondo.
Così un soleggiato pomeriggio autunnale a Rimini si trasforma in un viaggio attraverso le storie dei protagonisti dei racconti cinematografici felliniani dipinti sui muri delle villette che si affacciano sulle vie del Borgo San Giuliano.
 
Borgo San Giuliano Murales
Borgo San Giuliano

La magia del borgo, che accompagna il corso del canale fino alla sua estremità, acquista le sfumature di una storia più remota della città quando via Marecchia sfocia in viale Tiberio. L’omonimo ponte romano è ormai collegamento congenito tra l’immaginifico borgo e il centro storico. È infatti passeggiando sull’arcinoto lastricato di epoca romana e costeggiando la rigogliosa piazza sull’acqua, la quale sancisce il passaggio al polmone verde della città che prende il nome di Parco XXV Aprile, che si entra in Corso d’Augusto.

Piazza sull’acqua, Ponte di Tiberio

Da qui fino all’arco trionfale, tra il Ponte di Tiberio e l’Arco d’Augusto, un crocicchio conduce alle altre prelibatezze dal sapore artistico e storico di Rimini. Dalla Domus del Chirurgo del periodo romano, parte integrante di Piazza Ferrari, al cinema in stile liberty Fulgor, sito al civico 162 di Corso d’Augusto, all’interno della storica proprietà dei nobili Demofonte e Aurelio Valloni, da sempre meta prediletta del noto regista riminese Federico Fellini. Dalla rinnovata Piazza Malatesta con il suo impareggiabile scorcio sul castello di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini e Fano dal 1432 al 1468, al teatro Amintore Galli, affacciato su Piazza Cavour. Nella stessa piazza si trova il nuovo museo di arte moderna e contemporanea, PART, uno spazio espositivo ricavato dal duecentesco Palazzo dell’Arengo e dal trecentesco Palazzo del Podestà sul retro dei quali la passeggiata viene scandita dalle imponenti opere d’arte immerse nel verde del Giardino delle Sculture. Fino al Tempio Malatestiano indissolubilmente legato al celeberrimo e poliedrico artista di epoca rinascimentale Leon Battista Alberti.

Castel Sismondo _ Photo credit by Visitrimini

La stagione autunnale colora Rimini di sfumature inaspettate.

Tali da richiamare la natura rigogliosa delle colline circostanti, principio di quegli Appennini dalle innumerevoli e affascinanti storie che attraversano la penisola italiana e regalano panorami dalle calde tonalità aromatizzate al gusto di funghi porcini, castagne arrosto e vino dolce. Così, nelle vicinanze del Ponte di Tiberio, cambiando rotta e dirigendosi verso nord-ovest, la passeggiata si colora di autunno lungo i sentieri del Parco XXV Aprile che attraversano concentrazioni di pioppi, salici, ontani, tigli e frassini. Le vie del parco conducono al percorso naturalistico e ciclabile che costeggia il corso del fiume Marecchia raggiungendo Novafeltria per poi proseguire verso il Montefeltro. Un itinerario immerso nella natura e lontano dalle vie più trafficate, praticabile sia a piedi sia in bicicletta sia in sella ai cavalli dei maneggi della zona.
Le sue innumerevoli diramazioni portano alla romantica cittadina di Santarcangelo di Romagna, casa del famoso poeta Tonino Guerra, amico del regista Federico Fellini.

SAGRE E FESTE DI PAESE

Novembre è il mese dell’Estate di San Martino a Santarcangelo, dove si tiene l’omonima fiera, localmente definita anche “Fiera dei Becchi”. L’aria santarcangiolese profuma di piadina romagnola farcita con salsiccia e cipolla, sangiovese, caldarroste e cagnina dolce, da gustare sotto le corna appese all’arco di Papa Clemente XIV che funge da accesso monumentale a Piazza Ganganelli. La fiera si tiene l’11 novembre ed è storicamente legata al passaggio da un’annata agraria alla seguente, periodo che coincideva con la vendita del vino nuovo, di bestiame e l’acquisto di nuovo materiale agricolo.

Rimini è lo sbocco marittimo naturale di un entroterra variegato, che offre un panorama multiforme di possibilità gastronomiche e meraviglie da scoprire.

A pochi chilometri dal comune di Santarcangelo di Romagna si trova Sant’Agata Feltria, conosciuta in tutta Italia perché sede della “Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato”.  Un’ altra prelibatezza locale viene celebrata dalla stuzzicante offerta culinaria della stagione: il formaggio di fossa. É Sogliano al Rubicone una delle patrie indiscusse di questo latticino locale. Il paese si contraddistingue per l’antica tecnica di stagionatura che prevede l’infossatura una sola volta all’anno. Ogni autunno, nelle ultime due domeniche di novembre e nella prima di dicembre, vi si tiene la “Sagra del Formaggio di Fossa di Sogliano al Rubicone”.
Sono poche le città che possono vantare panorami e attività legate al paesaggio naturale così multicolori come Rimini. Dalla vivacità del mare all’intrigante storia del centro storico, dal verde cittadino alla natura incontaminata che circonda i paesi limitrofi, ricchi di storia e piacevolezze della cucina romagnola, celebrati per il loro fascino ameno e le attività artistiche. Benché l’estate riminese sia decantata per la sua essenza giovanile e festaiola, sono forse le stagioni più miti, l’autunno, l’inverno e la profumata primavera a mostrare la vera indole marittima e campagnola della provincia riminese. Due volti di una stessa anima vivace e accogliente. I paesi adiacenti il centro cittadino riprendono vita dopo l’intorpidimento della calura estiva e le piazze si affollano, tra gli aromi e le tonalità delle stagioni più fresche del clima mediterraneo. Novembre preannuncia la spiaggia imbiancata dalla neve invernale, eco alle colline che precedono le zone più montuose della provincia, altri luoghi incantevoli a cui dedicare escursioni, caldi e gustosi pranzi immersi nelle foreste innevate o affacciati su una candida vallata. Ma questa è storia prematura.

A uno sguardo accorto non può sfuggire infatti che c’è una Rimini adatta a ogni stagione.

Tra mare e colline, Rimini sorprende sempre. 

Quindi cosa aspetti? Scopri tutte le particolarità di questa incredibile terra.